Ayrton e Massimo


Una storia singolare che merita di esser raccontata è quella che lega Ayrton a Massimo, un giovane ragazzo caduto in coma profondo dopo un incidente in motorino.
Il campione andava a trovare il ragazzo in ospedale nei ritagli di tempo che riusciva a crearsi durante il Gran Premio ad Imola e nelle sue visite in Italia. Aveva anche registrato su una cassetta un messaggio di incoraggiamento, che veniva fatto ascoltare frequentemente al ragazzo.

Una vicenda molto profonda, e credo che questo articolo del Messaggero scritto il 4 Maggio 1994 da Andrea Chiarini esprima veramente l'umiltà ed il grande cuore di Ayrton.


Al seguito l'articolo in versione Integrale:

'Svegliati, sono Ayrton'

"Senna è morto, la lotta di Massimo continua in una stanza del reparto di rianimazione dell' ospedale di Imola. La tv è accesa davanti al letto dove da quattro anni vive immobile ma cosciente un ragazzo di 22 anni. Colpa di un incidente stradale, proprio a due passi dall' ospedale. Il segreto di Senna è lì, uno di quei segreti che a svelarli ti riempiono il cuore di tenerezza.
Piange Massimo davanti alle drammatiche scene dell' incidente del Tamburello, piange in silenzio, perché gli riesce solo così, non può parlare, non può muoversi, è assistito dalla madre e da 70 volontari della Croce rossa che si danno il cambio di continuo. Piange Massimo nel ripensare all' amico Senna, alla sua voce che conosce tanto bene: un messaggio di speranza, registrato su nastro, che lo ha aiutato ad uscire dal coma - secondo una terapia praticata prima negli Stati Uniti e poi in uso anche in Italia - , un mese dopo l' incidente.
Quattro anni fa Senna a Imola era in pole position, Massimo lottava tra la vita e la morte. Un amico di famiglia riesce a contattare il campione brasiliano, grazie anche all' intervento di alcuni giornalisti.
"Massimo è un tuo grande tifoso, per favore mandagli un augurio". Senna accetta, a un patto: che la cosa non si sappia in giro, che resti lontana da fotografi e curiosi. La promessa, in tutti questi anni, sarà mantenuta.
Le parole di Senna al registratore sono una medicina per il ragazzo sfortunato, che un giorno si risveglia, proprio riascoltando per l' ennesima volta quella cassetta e quella voce:

"Ciao Massimo, sono Ayrton Senna, il pilota di Formula 1. Cerca di ascoltarmi se puoi, devi reagire, alzarti, ti devi fare forza perché qui tutti ti vogliono bene e ti aspettano a Imola per le prove. Speriamo che tu guarisca presto, ciao ti saluto".

Passano due anni, Senna sale sul podio di Imola, è terzo, poi corre in gran segreto in ospedale. Una visita carica di emozioni, poche parole, sguardi intensi e la gioia sul viso del ragazzo disteso sul letto.
"Sì, anch' io a volte ho paura, ma è più forte la voglia di correre", gli sussurra il brasiliano a bassa voce.
I loro destini s' incontrano di nuovo, poco più di un mese fa, in occasione dei test privati sul Santerno, quando Senna torna in quella stanza d' ospedale dove Massimo continua a lottare. Alcuni minuti soltanto, trattenendo il fiato, tanta è l' emozione. Si commuove Ayrton Senna, gli occhi rossi prima dell' ultimo saluto. Massimo sperava di riveder ancora il suo idolo, attendeva, come ha sempre atteso in questi anni, una sua visita a sorpresa. Forse dopo il Gran premio, chissà.
Anche domenica Massimo è davanti alla tv, come a ogni gara di Formula 1, segue Senna, l' amico, il segreto più bello, ma lo vede schiantarsi sul muro, chinare il capo in avanti, il casco ancora in testa, poi il sangue sulla pista e l' elicottero che se lo porta via per sempre.

Chiude gli occhi per un istante, quegli occhi che gli servono per parlare, adesso si riempiono di lacrime. Condannato a vivere rinchiuso in ospedale, Massimo dovrà continuare la sua battaglia senza più la speranza di vedere Ayrton. Ma potrà, come prima, risentire la sua voce."



Il messaggio registrato da Ayrton è stato reso pubblico solamente dopo la sua morte, e qui in basso è possibile ascoltarlo con il commento iniziale di Ezio Zermiani: